Nascita e storia
delle Figurine Liebig
Nel 1850 il chimico tedesco Justus von Liebig (1803 – 1873) già docente all’università di Monaco, sperimentò un processo che permetteva la concentrazione della carne in un cubetto facilmente conservabile e pronto all’uso se sciolto nell’acqua bollente. Nel 1865 fonda la compagnia Liebig che produce e commercializza l’estratto di carne (una sua invenzione) come alternativa economica e nutriente alla carne.
Da allora il “Liebig” ebbe un ruolo decisivo nell’evoluzione dei sistemi nutritivi, diventando il sinonimo dell’estratto di carne usato per insaporire qualunque fondo di cottura di preparazione rapida.
Al marchio Liebig, ceduto successivamente dal suo inventore a un’industria francese, è anche legata una tappa innovativa nel mondo della pubblicità alimentare e, in seguito, del collezionismo.
Infatti, nel 1872 in Francia si diffonde la "moda" di reclamizzare i propri prodotti regalando agli acquirenti diversi tipi di gadget, che il più delle volte trattasi di figurine stampate in bianco e nero oppure a colori attraverso la tecnica litografica. Solitamente tali figurine rappresentano le scene più varie e disparate ma contemporaneamente promuovono un certo prodotto, vuoi direttamente nella vignetta, vuoi a tergo con scritte o messaggi pubblicitari diretti.
L’iniziativa ebbe un successo eccezionale, come dimostrato dalle successive stampe di ben milleottocento serie diverse riguardanti tutti gli aspetti della vita umana, la storia, i monumenti, le scienze e le arti. L’idea fu talmente innovativa da essere copiata per lanciare altri prodotti, avviando così un fenomeno di costume e di collezionismo durato fino al secondo dopoguerra ed oggi tornato nuovamente alla ribalta.
In quel tempo erano ben poche le aziende che potessero permettersi una simile forma di pubblicità.
Il barone Justus Von Liebig sceglie di adottare lui stesso il sistema delle figurine per promuovere il suo estratto di carne, prima regalandole ai clienti e poi distribuendole attraverso una vera e propria raccolta punti. Le prime due serie vengono stampate in Francia e sono costituite rispettivamente da 16 e da 12 figurine, tutte di grande formato, raffiguranti la fabbrica dell'estratto di carne sita a Fray Bentos in Uruguay.
In poco tempo le figurine Liebig, con la realizzazione di appositi raccoglitori e album per collezionare al meglio le figurine, diventano un vero e proprio oggetto del desiderio per molti.
Negli anni successivi seguono numerosissime altre serie, edite in varie nazioni ed in lingue differenti: ci sono infatti serie di figurine edite in francese, tedesco, italiano, fiammingo, olandese, spagnolo. Non erano comunque le uniche figurine in circolazione, ma la stampa ottenuta con la tecnica della cromolitografia fino a 12 colori, la cura dei dettagli, la realizzazione dei soggetti il più delle volte affidata a veri e propri artisti, la presenza di descrizioni curate ed approfondite a tergo e, non da meno, il fatto di essere sempre in importanti serie da 6, 12 o 18 figurine a tema, ne fecero subito una delle raccolte di figurine più ricercate ed amate.
Fino ai primi anni del Novecento la pubblicità dell'estratto di carne è parte integrante della vignetta. Spesso l'immagine del vasetto dell'estratto di carne Liebig, in un certo qual modo, “partecipa” alla scenetta dipinta dall'artista. Dal 1930 in poi invece immagini e diciture pubblicitarie sono limitate al retro della figurina, mentre l'intera parte frontale è riservata alla vignetta, dai temi più disparati, completamente dissociata dal prodotto Liebig. Resta soltanto la firma del barone Von Liebig posta solitamente in un angolo all'interno della cornice, in modo assai discreto.
Per oltre cento anni fino al 1976, le figurine suscitarono l’interesse del pubblico diventando oggetto di scambio, ricerca e soprattutto collezionismo.